Durante la visita odontoiatrica il dentista esamina i nostri denti mediante i propri occhi e attraverso uno strumento chiamato specillo. La vista e la sonda metallica valutano le superfici dei denti per identificare eventuali lesioni cariose. Tuttavia questo metodo ha delle limitazioni. La vista infatti è limitata alle superfici esterne e lo specillo non sempre riesce a sondare fessure molto strette, ma che sono già carie iniziali.
Il problema della carie è che è subdola “non gioca pulito”.
Piccola fuori, ma grande dentro è molto piccola nello smalto, ma poi si ingrandisce all’interno del dente. Praticamente ha la stessa forma di un iceberg.
Per tale motivo è importante valutare subito le piccole carie iniziali prima che si sviluppino all’interno del dente. Per capire se una fessura sulla superficie del dente è qualcosa di innocuo o il vertice di una carie più profonda, possiamo utilizzare un laser diagnostico.
E’ un LASER di classe A che permette attraverso un fascio luminoso di valutare la densità del dente e quindi se esistono carie strutturali.
E’ indolore (è praticamente una lampadina…), veloce e oggettivo. Infatti assegna un numero alla lesione, in base alla gravità: sopra il valore 30 è carie. In questo modo anche il paziente può seguire l’andamento della situazione.
Il grande vantaggio di questo strumento è che il paziente (sopratutto i bambini) necessitano di minor numero di radiografie per la diagnosi ed inoltre (come si vede dal grafico seguente) si ottiene una diagnosi molto più accurata.