Conoscere per prevenire.
OSAS Obstructive Sleep Apnea Syndrome – Sindrome delle apnee ostruttive,:
Presentata alla Camera una risoluzione affinché «l’Osas sia riconosciuta come malattia cronica invalidante» e che impegna il Governo in una serie di iniziative come l’avvio di una campagna informativa di prevenzione, diagnosi e cura ora servono i conseguenti passi legislativi rispetto a una patologia tanto diffusa quanto subdola da un punto di vista clinico, gestionale e, non ultimo, in termini di costi.
Se questa patologia venisse diagnostica nei modi e nei tempi giusti, diminuirebbero sensibilmente gli incidenti sul lavoro, le giornate di lavoro perse e le complicazioni che l’Osas comporta:
- La frammentazione del sonno, causa della sonnolenza diurna e conseguente limitazione della capacità di concentrazione e aumento del rischio di incidenti stradali e lavorativi.
- L‘ipossiemia (cioè la diminuita ossigenazione del sangue), che contribuiscono alle malattie correlate alle apnee (Ipertensione arteriosa, Cardiopatia coronarica, Infarto del miocardio Angina pectoris,, Ictus cerebrale, Aritmie cardiache, Insufficienza cardiaca, Diabete, Malattie oculari.
- La diminuita pressione nel torace dovuta agli sforzi che il corpo compie per tentare di respirare malgrado l’ostruzione meccanica, che può causare reflusso gastro-esofageo e contribuisce alla genesi di problemi cardio-circolatori.
La sindrome delle apnee notturne (OSAS), è caratterizzata da pause o interruzioni del normale respiro durante il sonno della durata di almeno 10 secondi anche per più di un centinaio di volte in una singola notte. La conseguenza più importante è il risveglio del cervello che provoca l’attivazione dei muscoli dilatatori della faringe e quindi la sospensione dell’apnea: di solito dopo tre o quattro respiri fragorosi l’ossigenazione torna a livelli accettabili. I risvegli sono nella grande maggioranza dei casi di brevissima durata, e non vengono ricordati al mattino.
Durante il sonno normale i muscoli che controllano la lingua e il palato molle mantengono libere le vie respiratorie, se questi muscoli si rilassano diminuendo di tonicità, si verifica un restringimento delle vie aeree che con il fluire dell’aria provoca una vibrazione rumorosa della parte molle della faringe.
Se i muscoli della lingua perdono totalmente tonicità, la lingua collassa ostruendo completamente le vie respiratorie causando quindi episodi di interruzione della respirazione.
Oggi le terapie per combattere le apnee notturne sono molteplici e permettono ai pazienti di trarne di un beneficio immediato, rendendo più sicura la loro attività lavorativa e, soprattutto, di gran lunga migliore la qualità della loro vita.
Parlane con il tuo dentista ti aiuterà a valutare se i tuoi problemi sono da considerare sintomi di apnea da sonno e ti potrà suggerire un approfondimento diagnostico.